SONO DANILO LAJOLO
HO CREATO UN SISTEMA DI COMBATTIMENTO PRATICO PER CIVILI E PROFESSIONISTI RICONOSCIUTO DALLO stato,
dall’Accademia di Scherma di Napoli e dalla Scuola Internazionale dei Maestri D'Armi, utilizzato in 14 Paesi del mondo
LA SAGA
DEL MAESTRO
Sono Danilo Rossi Lajolo di Cossano, torinese di nascita, discendente della famiglia nobiliare Lajolo, e maestro d’armi di fama internazionale, unico custode del patrimonio tradizionale italiano.
Fin da piccolo ho intrapreso un percorso nel mondo delle arti marziali e delle lame sotto la guida del conte Clemente Lajolo, mio zio, e mi sono dedicato all’approfondimento delle tradizioni regionali, viaggiando per l’Italia e apprendendo dai maestri delle antiche scuole di coltello e di armi tradizionali.
Ho fondato la World Calix Academy e ideato il Lajolo Knife System, un metodo di combattimento con il coltello certificato, destinato a professionisti e civili.
LA SAGA
DEL MAESTRO
DALLA SCHERMA
ALLE ARTI MARZIALI
Pratico la scherma dall’età di sei anni e, nel tempo, ho imparato diverse discipline marziali, ognuna con la sua filosofia e la sua tecnica.
Il Judo mi ha aperto le porte alla disciplina e al rispetto; il Karate mi ha insegnato l’importanza della precisione e della forza interiore, mentre il Silat mi ha permesso di esplorare le arti marziali come danza e combattimento.
Il Kali Arnis Escrima, invece, è stata la mia iniziazione nelle arti delle armi filippine, un vero e proprio balletto mortale che enfatizza l’importanza del movimento e dell’efficacia in situazioni di difesa personale.
IL BATTESIMO IN
TERRA DI PUGLIA
Mentre ero ancora un ragazzo, ho iniziato lo studio delle arti regionali in giro per l’Italia. La tappa “inconsapevole” è stata la prima volta che sono andato in Puglia.
Durante questo primo viaggio nel cuore della Puglia, terra solare e di antiche tradizioni, ho scoperto e affinato l’arte marziale del coltello pugliese. L’incontro con la pizzichella, danza combattiva tradizionale pugliese, ha acceso in me un entusiasmo incandescente.
In questa terra di contrasti e passioni, tra la Taranta e le antiche famiglie, trovo la scintilla che mi guiderà per sempre e che ha arricchito il mio stile di combattimento, insegnandomi la rapidità, l’agilità e la precisione.
LA CONSAPEVOLEZZA
SICILIANA
In Sicilia, la leggenda diventa realtà. Nel suo cuore pulsante, immerso in un paesaggio dove ogni angolo narra di antichi codici d’onore e sfide, ho perfezionato la tecnica, impregnandola dell’intensità siciliana.
Qui,guidato da un grande Maestro, approfondisco le tradizioni marziali locali, quelle mascherate da sport ma radicate in un substrato ben più antico e crudo. Viaggio di città in città, da Palermo a Siracusa, intervistando maestri e scoprendo un mondo dove rispetto ed onore sono regole non scritte di vita.
Questo mi ha permesso di assorbire una miscela di fermezza, di arte e di sopravvivenza, combinata ad tecniche storiche di eredità marziale che ancora sopravvivono.
LA SECONDA PUGLIA
E L’ESPLORAZIONE DELLA CALABRIA
Il ritorno in Puglia si è rivelata una tappa fondamentale nel mio viaggio marziale, una vera culla di ispirazione, dove ogni movimento con il coltello diventava un riflesso della cultura e della passione pugliese.
Dal sud emergeva l’eco di una tradizione incontaminata, avvolta in un mistero custodito gelosamente. Calabria, terra di sole e di antichi codici d’onore, diventa il crocevia del mio percorso marziale. Qui, grazie ad un maestro che mi condivide frammenti di un sapere antico, imparo la saggezza sulla legatura del coltello.
In questa regione ho esplorato le profondità di una pratica che si intreccia con il coraggio del proprio popolo. La Calabria non solo ha affilato la mia lama, ma ha forgiato il cuore di un vero maestro.
DALLA CAMPANIA
A ROMA
In Campania, mi confronto con le antiche arti dei maestri locali e imparo il ritmo combattivo degli antichi duellanti.
Qui, l’arte marziale si esprimeva con tataratà, seguendo il suono battente di oggetti di legno, che scandivano la lotta come la tarantella incita i danzatori. Questi maestri di combattimento mi mostrano come il rispetto per la tradizione possa convivere con un’espressione vibrante dell’arte marziale.
Proseguendo verso il nord, i concetti di lotta stradale si fondono con la scherma classica, e la scienza della spada olimpica si nutre dell’ardore delle battaglie di un tempo.
Roma, con i suoi ultimi bulli, rappresenta un capitolo vivente di storia marziale e mi apre le porte a un mondo di tradizioni nascoste, che arricchisce il mio percorso di una profondità unica.
IL RISVEGLIO DEL NORD E LE RADICI FAMILIARI
Al mio arrivo in Lombardia scopro i legami con l’antico gruppo dei tercios, gli schermidori d’élite che nella storia avevano coniato epiche vittorie: studio le loro tecniche di combattimento, scoprendo trattati storici e incontrando famiglie custodi di antiche arti marziali.
Qui la punta si contrappone al taglio, e le famiglie, custodi di segreti tramandati nei secoli, sono un alleato prezioso nelle mie ricerche sul combattimento col coltello e il bastone portuale.
Il Piemonte, infine, mi riporta alle mie radici. Nella mia regione natale, esploro ogni forma di combattimento popolare; qui, l’arte di combattere si fondava su strumenti semplici ma efficaci, come il falcetto e il pumbarott.
In queste terre, non solo trovo il passato, ma incontro anche la mia stessa storia familiare, legata indissolubilmente all’arte del combattimento dal 1160 per oltre 22 generazioni: una storia che ora vive in me.
DALLA SCHERMA
ALLE ARTI MARZIALI
Pratico la scherma dall’età di sei anni e, nel tempo, ho imparato diverse discipline marziali, ognuna con la sua filosofia e la sua tecnica.
Il Judo mi ha aperto le porte alla disciplina e al rispetto; il Karate mi ha insegnato l’importanza della precisione e della forza interiore, mentre il Silat mi ha permesso di esplorare le arti marziali come danza e combattimento.
Il Kali Arnis Escrima, invece, è stata la mia iniziazione nelle arti delle armi filippine, un vero e proprio balletto mortale che enfatizza l’importanza del movimento e dell’efficacia in situazioni di difesa personale.
IL BATTESIMO IN
TERRA DI PUGLIA
Mentre ero ancora un ragazzo, ho iniziato lo studio delle arti regionali in giro per l’Italia. La tappa “inconsapevole” è stata la prima volta che sono andato in Puglia.
Durante questo primo viaggio nel cuore della Puglia, terra solare e di antiche tradizioni, ho scoperto e affinato l’arte marziale del coltello pugliese. L’incontro con la pizzichella, danza combattiva tradizionale pugliese, ha acceso in me un entusiasmo incandescente.
In questa terra di contrasti e passioni, tra la Taranta e le antiche famiglie, trovo la scintilla che mi guiderà per sempre e che ha arricchito il mio stile di combattimento, insegnandomi la rapidità, l’agilità e la precisione.
LA CONSAPEVOLEZZA
SICILIANA
In Sicilia, la leggenda diventa realtà. Nel suo cuore pulsante, immerso in un paesaggio dove ogni angolo narra di antichi codici d’onore e sfide, ho perfezionato la tecnica, impregnandola dell’intensità siciliana.
Qui,guidato da un grande Maestro, approfondisco le tradizioni marziali locali, quelle mascherate da sport ma radicate in un substrato ben più antico e crudo. Viaggio di città in città, da Palermo a Siracusa, intervistando maestri e scoprendo un mondo dove rispetto ed onore sono regole non scritte di vita.
Questo mi ha permesso di assorbire una miscela di fermezza, di arte e di sopravvivenza, combinata ad tecniche storiche di eredità marziale che ancora sopravvivono.
LA SECONDA PUGLIA
E L’ESPLORAZIONE DELLA CALABRIA
Il ritorno in Puglia si è rivelata una tappa fondamentale nel mio viaggio marziale, una vera culla di ispirazione, dove ogni movimento con il coltello diventava un riflesso della cultura e della passione pugliese.
Dal sud emergeva l’eco di una tradizione incontaminata, avvolta in un mistero custodito gelosamente. Calabria, terra di sole e di antichi codici d’onore, diventa il crocevia del mio percorso marziale. Qui, grazie ad un maestro che mi condivide frammenti di un sapere antico, imparo la saggezza sulla legatura del coltello.
In questa regione ho esplorato le profondità di una pratica che si intreccia con il coraggio del proprio popolo. La Calabria non solo ha affilato la mia lama, ma ha forgiato il cuore di un vero maestro.
DALLA CAMPANIA
A ROMA
In Campania, mi confronto con le antiche arti dei maestri locali e imparo il ritmo combattivo degli antichi duellanti.
Qui, l’arte marziale si esprimeva con tataratà, seguendo il suono battente di oggetti di legno, che scandivano la lotta come la tarantella incita i danzatori. Questi maestri di combattimento mi mostrano come il rispetto per la tradizione possa convivere con un’espressione vibrante dell’arte marziale.
Proseguendo verso il nord, i concetti di lotta stradale si fondono con la scherma classica, e la scienza della spada olimpica si nutre dell’ardore delle battaglie di un tempo.
Roma, con i suoi ultimi bulli, rappresenta un capitolo vivente di storia marziale e mi apre le porte a un mondo di tradizioni nascoste, che arricchisce il mio percorso di una profondità unica.
IL RISVEGLIO DEL NORD E LE RADICI FAMILIARI
Al mio arrivo in Lombardia scopro i legami con l’antico gruppo dei tercios, gli schermidori d’élite che nella storia avevano coniato epiche vittorie: studio le loro tecniche di combattimento, scoprendo trattati storici e incontrando famiglie custodi di antiche arti marziali.
Qui la punta si contrappone al taglio, e le famiglie, custodi di segreti tramandati nei secoli, sono un alleato prezioso nelle mie ricerche sul combattimento col coltello e il bastone portuale.
Il Piemonte, infine, mi riporta alle mie radici. Nella mia regione natale, esploro ogni forma di combattimento popolare; qui, l’arte di combattere si fondava su strumenti semplici ma efficaci, come il falcetto e il pumbarott.
In queste terre, non solo trovo il passato, ma incontro anche la mia stessa storia familiare, legata indissolubilmente all’arte del combattimento dal 1160 per oltre 22 generazioni: una storia che ora vive in me.
LA NASCITA DEL METODO LAJOLO E DELL’ACADEMY
A partire dalla scherma, ogni arte e ogni regione che ho incontrato ha contribuito a formare il mio arsenale tecnico, il mio carattere e la mia filosofia di vita, ponendo le basi per ciò che sarei diventato.
Ora, dopo 23 anni di professionismo riconosciuto a livello statale, sono l’unico detentore del Sistema che insegno con la stessa dedizione, in tutto il mondo e nella mia Academy. Un sistema da utilizzare nella vita di tutti i giorni per permettere alle persone di proteggersi dai pericoli reali in ambito civile, militare e paramilitare.
Il Lajolo Knife Sistem è utilizzato in 14 Paesi – Russia, Ucraina, Italia, Grecia, Stati Uniti, Spagna, Inghilterra, Australia, Messico, Bulgaria, Francia, Giappone, Brasile, Svizzera – ed è riconosciuto dallo Stato Italiano, dall’Accademia di Scherma di Napoli e dalla Scuola Internazionale dei Maestri D’Armi, come l’unico sistema italiano di sicurezza personale e attacco con coltello.
LAJOLO KNIFE EXPERIENCE
PERCORSI
PERCORSI DI ECCELLENZA NELL’ARTE DEL COLTELLO
Un corso intensivo di due giorni per dominare l’arte del coltello, imparare strategie e metodologie di combattimento urbano, anche con armi improvvisate.
Un percorso per diventare un esperto di coltello certificato ed essere efficace nella protezione e nell’attacco durante le situazioni di combattimento urbano e militare.
Un corso intensivo di due giorni per dominare l’arte del coltello, imparare strategie e metodologie di combattimento urbano, anche con armi improvvisate.
Un percorso per diventare un esperto di coltello certificato ed essere efficace nella protezione e nell’attacco durante le situazioni di combattimento urbano e militare.